sabato 15 febbraio 2014

Matteo Renzi ed il governo: un suicidio, un omicidio od un complotto politico?

I recenti fatti di cronaca politica, ed in particolare le dimissioni di Letta e l'incarico di formare un nuovo governo a Renzi ha scosso il mondo politico e lasciato sostianzalmente di stucco anche i più noti osservatori. Cerchiamo di capire che è successo e come prevedibilmente evolverà lo scenario.

Chi ha seguito i precedenti articoli sa che, a parere dei curatori di questo blog, Renzi aveva una strategia molto semplice da seguire:
  1. Fare approvare la legge elettorale
  2. Andare ad elezioni
  3. Vincere e provare a governare
Ma quali sono allora i motivi che hanno spinto il presunto imberbe sindaco fiorentino a mischiare in questo modo le carte?

Proviamo a fare un giochino per scoprirlo.
E' una via di mezzo tra una caccia al tesoro ed un giallo.
Teniamo a mente lo scopo di Renzi e conserviamolo così come lo avevamo sintetizzato precedentemente: Renzi vuole disporre di una maggioranza solida e compatta per poter governare e provare a realizzare la sua idea di cambiamento.
Manteniamo anche il secondo punto: per disporre di una maggioranza solida e compatta occorre un nuovo passaggio elettorale, ed occorre una riforma elettorale che possa premiare il PD. Pertanto, occorre che il parlamento voti la nuova legge elettorale.

Fermiamoci qui, e proviamo a metterci dal punto di vista di Enrico Letta.
Possiamo riassumere il suo obiettivo politico così: governare il più possibile (per realizzare a sua volta un cambiamento) nelle condizioni date. Vale a dire la strategia opposta di Matteo Renzi.
Cosa doveva fare Letta per realizzare il suo obiettivo: impedire per quanto possibile l'approvazione della legge elettorale, che avrebbe esautorato il parlamento e, per conseguenza, il governo che ne era espressione.

Proviamo ad unire i due intenti e vediamo cosa ne esce fuori: Renzi aveva bisogno della legge elettorale nuova, Letta aveva bisogno che venisse allontanato il più possibile il momento della sua approvazione.

Ora il gioco si fa divertente vero?

Che doveva fare a questo punto Renzi, fronte l'impossibilità di fare approvare la legge elettorale esternamente? Doveva mettere in qualche modo fuori gioco Letta.
Come? Facendo cadere il governo Letta.



Lo ha fatto, facendo votare al suo partito una mozione di sfiducia del suo partito.

Ora. Facciamo entrare un terzo sospettato nell'intrigo: il PD. 
Che gioco sta giocando in questo frangente il PD?
Per rispondere a questo quesito occorre fare una considerazione.
Renzi è stato votato e ha vinto nel corso delle primarie. Cioè Renzi è stato eletto dagli elettori del PD. Tutto normale, direte voi.
Lo dico anche io. Ma occorre considerare un fattore cruciale: l'elettorato che ha votato Renzi non è l'apparato del PD. Anzi, l'apparato del PD ha più volte profondamente mostrato che si muove sostanzialmente in un senso ostile rispetto al sindaco di Firenze.

Ora incrociamo due dati: il PD ha votato a favore della caduta di Letta e contestualmente si è sempre mostrato ostile a Renzi. 
Che ne viene fuori?
Ve lo dico io: un trappolone, che si riassume sostanzialmente in un intento: bruciare Renzi, e liberarsi nell'arco di qualche mese, massimo anno.

Voilà.

Adesso riprendiamo Renzi. Consideriamolo mediamente scafato politicamente e capace di considerare la trappola per quel che é. 

Cosa può fare Matteo Renzi per scappare alla trappola?
Fare approvare subito la legge elettorale e quindi andare subito ad elezioni.
Come?

Con i voti di Berlusconi. E qui entra in gioco il nostro quarto personaggio a sorpresa.
Mr Berlusconi.
A sua volta, quale può essere l'obiettivo politico di Berlusconi?
Superare il momento critico, far passare la nottata giudiziaria e rafforzarsi e vincere le elezioni.

Come può ottenere questo risultato?
Facendo andare al governo il povero Matteo, tenerlo in vita il tempo necessario a riprendersi e, una volta rafforzato, votare contro la legge elettorale e con simpatia bruciare il più temibile avversario che aveva incontrato negli ultimi anni. 

Ta dà!
Les jeux sont faites, rien ne va plus!

9 commenti:

  1. Al solito il solito teatrino della politica|||||

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  2. Matteo sta cercando di fare il tutto per tutto per giocarsi la sua sfida, non è il solito teatrino della politica

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  3. Gli unici che sono fuori da questo schifo sono i m5s, Renzi è un ebetino che fa linguainbocca con le banche

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    1. Populismo allo stato puro

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    2. Meglio che pidiellino ebetino amico di banche massoni e poteri forti

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  4. Se però si riuscisse ad andare oltre gli slogan si potrebbe disvelare la realtà politica che, aimé, è ben più prosaica...

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  5. Secondo me Renzi è il primo a sapere che con questa base parlamentare non potrà ottenere il cambiamento, ma ci proverà immediatamente, mostrando, mentre viene approvata la legge elettorale, tutto il suo repertorio. Se gli riesce sarà srà bravo, altrimenti potrà dire che non è colpa sua.

    Vedi, Renzi ha preso atto, più che provocato, che Letta non era più in grado di andare avanti.

    Chiedevi se si poteva parlare di omicidio o altro.

    A me è sembrata più che altro un'autopsia ad un morto in diretta. Ad un certo punto il morto ha iniziato a puzzare. prima che se ne accorgesse il mondo, gli hanno aprto la pancia. Fra Letta e la giraffa di Copenaghen non c'è alcuna differenza.

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    1. Grazie per la tua risposta Alessino. Come dici tu, ci proverà a farla approvare la legge. Bisognerà vedere il PDL se darà i voti promessi o no... ed ho qualche dubbio..

      Per quanto riguarda il PD, non credi ci sia l'intenzione di farlo fuori?

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    2. Ma non vi accorgete di parlare davvero soltanto di morti=?

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